Certi giorni dell'anno vorrei non arrivassero mai, come questo, in cui un musicista strepitoso, e prezioso amico, non ha più suonato tra noi.
Ricordo perfettamente il giorno in cui l'ho conosciuto: io ed Elena, una mia compagna di scuola, eravamo solite intrattenerci in una sala giochi vicino casa mia, il Play & Replay. Videogiochi e forse il primo video jukebox della città, punk, rockabilly, metallari e dark.
Lui e Gaetanino si sono seduti al nostro tavolo, e tra mille chiacchiere sulla musica è passata la serata.
Esattamente trentanni fa, ma è come non fosse passato che un giorno.
Ricordo tutto, i brani in classifica, come eravamo vestiti, l'odore del posto, il colore dei tavolini, cosa abbiamo bevuto. Ricordo il suo giubbotto di pelle, con la scritta South Boys. I pantaloni neri e gli stivali, il ciuffo rockabilly di entrambi e l'odore della brillantina Linetti.
La sua musica era - e resta - indimenticabile. Sentirlo suonare è stato un regalo per me. Vedere con quale passione si può amare la musica, scrivere, arrangiare, perseverare nel volerne fare una professione, riuscire a salire sul palco di Chuck Berry e suonare per lui.
Forse avrebbe da ridire, ma il brano che in assoluto me lo ricorda di più a parte ogni singolo pezzo degli Stray Cats, è Bobby Jean, di Bruce Springsteen, specialmente in questo passaggio:
"Me and you we've known each other ever since we were sixteen
I wished I would have known I wished I could have called you
Just to say goodbye bobby jean
Now you hung with me when all the others turned away turned up their noise
We liked the same music we liked the same bands we liked the same clothes".
Ricordo perfettamente il giorno in cui l'ho conosciuto: io ed Elena, una mia compagna di scuola, eravamo solite intrattenerci in una sala giochi vicino casa mia, il Play & Replay. Videogiochi e forse il primo video jukebox della città, punk, rockabilly, metallari e dark.
Lui e Gaetanino si sono seduti al nostro tavolo, e tra mille chiacchiere sulla musica è passata la serata.
Esattamente trentanni fa, ma è come non fosse passato che un giorno.
Ricordo tutto, i brani in classifica, come eravamo vestiti, l'odore del posto, il colore dei tavolini, cosa abbiamo bevuto. Ricordo il suo giubbotto di pelle, con la scritta South Boys. I pantaloni neri e gli stivali, il ciuffo rockabilly di entrambi e l'odore della brillantina Linetti.
La sua musica era - e resta - indimenticabile. Sentirlo suonare è stato un regalo per me. Vedere con quale passione si può amare la musica, scrivere, arrangiare, perseverare nel volerne fare una professione, riuscire a salire sul palco di Chuck Berry e suonare per lui.
Forse avrebbe da ridire, ma il brano che in assoluto me lo ricorda di più a parte ogni singolo pezzo degli Stray Cats, è Bobby Jean, di Bruce Springsteen, specialmente in questo passaggio:
"Me and you we've known each other ever since we were sixteen
I wished I would have known I wished I could have called you
Just to say goodbye bobby jean
Now you hung with me when all the others turned away turned up their noise
We liked the same music we liked the same bands we liked the same clothes".
Essere adolescenti e "alternativi" non era facile in una città come Bari. Ma Guy aveva visto in me qualcosa di buono, incoraggiandomi ad essere come volevo senza badare a quello che dicevano gli altri, e questo mi aveva dato enorme sicurezza. E' stato un grande insegnamento che non ho mai dimenticato, come le conversazioni sui libri horror, o su Brian Setzer, Eddie Cochran e Gene Vincent, Thelonius Monk e Gerry Mullighan, Dave Brubeck e Fred Buscaglione, le origini dell'r&b o Jerry Lee Lewis, c'era sempre da imparare dalle sue storie sulla musica.
Ogni qualvolta una singola nota di rock'n'roll risuonerà in una radio, o da un vinile, o nell'alito di un sassofono in qualsiasi parte del mondo lui sarà con noi.
Ciao Guy.
Nota: video di proprietà dei Rock'n'Roll Kamikazes
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