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Visualizzazione dei post da novembre, 2014

Slash – Myles Kennedy & The Conspirators 16 novembre Torino

Slash ft. Myles Kennedy & the Conspirators, al PalaOlimpico di Torino, 16 novembre 2014. Quando sono stati messi in vendita i biglietti d’impulso ne ho comprati due immediatamente. Si potrà amare o non amare, ma con Slash ci siamo cresciuti, noi di qualche decade fa amanti del rock di un certo stile. Mi è sempre piaciuto Slash, perché non è uno sbruffone. Anche nei periodi tossico-alcolici è sempre rimasto più timido di Axl Rose, chiuso nel suo mondo di Les Paul e Marshall, al sicuro dietro Ray-Ban e cappello a cilindro.  E nel mio immaginario, benchè ne esistano altri tecnicamente più difficili o virtuosi, l’assolo di November Rain, da ascoltare con video “on” resta il più rock’n’roll di sempre, manifesto di un’epoca, struggente, poetico, indimenticabile. Myles Kennedy invece non mi interessava proprio. Ha una bella voce, nulla da dire, ma non mi entusiasmava (e nemmeno adesso). La musica è un innamoramento, e in questa relazione emotiva e selvaggia che è il rock o ci si

IL SALE DELLA TERRA - Wim Wenders/Juliano Ribeiro Salgado

Gli esseri umani. Questo è il sale della Terra per Sebastiao Salgado, il fotografo che per decenni ha viaggiato per diversi Continenti ritraendo l'umanità nelle sue debolezze o nella sua realtà, nella quotidianità o nei conflitti. La sua arte senza giudizi politici testimonia gli effetti delle guerre, della fame, della povertà, in un documentario che a tratti è un vero, necessario pugno nello stomaco. Bisognerebbe mostrare questo film in tutte le scuole, nelle fabbriche, nelle case almeno una volta a settimana, per non dimenticare che la vita che facciamo è piena di inutili fronzoli, e che per tanto benessere c'è un prezzo da pagare, ALTROVE.Che sebbene non siamo i responsabili diretti di quanto accade a quelle vite non possiamo voltarci come se certe cose non esistessero. Salgado non rimprovera, ma documenta, perchè non si dimentichi. I fotografi di una certa età sono stati gli occhi del nostro mondo, prima della connessione globale e perpetua che ha democratizzati i mezzi